
Due ritratti di Federico Comandini. Quello a sinistra, dipinto nel 1856, mostra quello che possiamo supporre fosse più o meno l’aspetto di Comandini al momento dell’incontro con Gabariol prima descritto, avvenuto nel 1849.
Il libro di Comandini è citato da Evangelisti nella bibliografia di Gli anni del coltello come fonte utilissima - pur se di difficile consultazione per la sua struttura complicata e confusa - agli scopi che lui si prefiggeva con i suoi romanzi risorgimentali. Infatti «Contiene centinaia di biografie di nazionalisti italiani, in particolare emiliano-romagnoli» (p. 242), fra i quali molti di quelli citati da Evangelisti e che spesso vengono ignorati da fonti storiografiche più conosciute perché appartenenti alle classi popolari.
Cospirazioni di Romagna e Bologna nelle memorie di Federico Comandini e di altri patrioti del tempo, 1831-1857. Con documenti inediti, per cura di Alfredo Comandini, Bologna, Zanichelli, 1899.