I nove mesi dopo

@ Cinema Lumière
6 ottobre 2021, 20:00

film anteprima | Cinema Lumière/Cineteca di Bologna

di Maria Grazia Contini, Paolo Marzoni, Vito Palmieri
con Emanuela Ria, Guadalupe Bruttomesso, Lucia Lupo, Rebecca Cohen, Sarah Alessandroni, Marcella Menozzi
(Italia/2021) 54’

Il documentario dà voce alla sofferenza che tante mamme vivono nei nove mesi del dopo parto, quando a causa di un “gioco degli equivoci” sociale e culturale si misconosce quella sofferenza e si impongono, al suo posto, emozioni solo positive. Quattro donne molto diverse tra di loro si raccontano e il film mostra la loro quotidianità con uno sguardo non giudicante ma rispettoso ed empatico.

Incontro con i registi e con le mamme protagoniste
in collaborazione con Cineteca di Bologna 
https://cinetecadibologna.it/

Maria Grazia Contini. Professore ordinario dal 1994, insegna Pedagogia generale e sociale, Filosofia dell’educazione e Pedagogia dell’infanzia e delle famiglie presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Formatasi alla scuola del Problematicismo razionalista di G. M. Bertin, ne porta avanti la prospettiva di filosofia dell’educazione. Le direzioni del suo impegno scientifico e didattico, inizialmente centrate sui temi del rapporto intersoggettivo, sono andate sviluppandosi su versanti sempre più ampi di riflessione teoretica. Questo ampliamento ha inglobato, oltre agli aspetti più pedagogici relativi a ipotesi di superamento dei nodi e dei “disturbi” relazionali, indagini di tipo filosofico e letterario e ricerche nell’ambito della psicologia, delle neuroscienze, della complessità: tese a evidenziare le connessioni e le interferenze tra i processi cognitivi ed emozionali, oltre che a prefigurare percorsi di impegno etico-sociale e di progettualità esistenziale negli attuali contesti della globalizzazione. Tra i suoi temi di ricerca figurano quelli relativi alla riflessività e alla deontologia pedagogica e quelli inerenti le condizioni delle infanzie nei nostri contesti culturali, con particolare attenzione al tema dell’adultizzazione.

Vito Palmieri. Laureato in Filmologia al Dams di Bologna, Vito Palmieri viene apprezzato con il cortometraggio Tana libera tutti (2006), candidato ai David di Donatello. Prosegue la produzione di cortometraggi girando Il Valzer dello Zecchino – Viaggio in Italia a tre tempi (2011), Anna bello sguardo (2012), omaggio a Lucio Dalla, e Matilde (2013), selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e vincitore, tra gli altri premi, del Premio per il Miglior Corto al Toronto International Film Festival e del premio del pubblico al Biografilm 2016. Professore a contratto del Laboratorio Multimediale e Audiovisivo del CITEM di Bologna dal 2014, realizza nello stesso anno il documentario Le pareti di vetro e a seguire il lungometraggio See you in Texas (2015). Nel 2018 è autore e regista de Il Mondiale in Piazza, prodotto da Articolture, vincitore del premio MigrArti 2018, presentato al Festival del Cinema di Venezia, vincitore di oltre cinquanta premi e selezioni in tutto il mondo, nonchè della Cinquina ai Nastri d’Argento e ai Globi d’Oro 2019. Lo stesso anno, realizza il documentario Da teletorre 19 è tutto! , vincitore del progetto ministeriale Cineperiferie. Nel 2020 dirige il documentario I nove mesi dopo prodotto da IBC Movie e RAI Cinema.

Paolo Marzoni, è regista, montatore e responsabile per la produzione presso Maxman Coop, Direttore artistico di Ciak sul Fermano – Festival Film Corto e co-founder di Codalunga, realtà bolognese che si occupa della produzione di contenuti culturali destinati al web, alle piattaforme digitali e ad eventi dal vivo. Inizia la sua carriera come montatore di live e videoclip musicali di artisti come Jovanotti, Lucio Dalla, Vasco Rossi e PFM. “Penso Positivo” di Jovanotti è il primo video italiano premiato agli European Awards nel 1994. Nel 1998 approda al cinema e monta il suo primo film, E allora mambo di Lucio Pellegrini. Nel 2010 lavora al montaggio di L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, candidato ai David di Donatello, ai Nastri d’Argento e al Ciak d’Oro per il Miglior Montaggio. Negli ultimi dieci anni monta numerosi corti, lungometraggi e documentari, fra cui il corto Jody delle giostre (2011) di Adriano Sforzi, vincitore del David di Donatello come Miglior Cortometraggio, il documentario Il valzer dello zecchino – Viaggio in Italia in tre tempi  di Vito Palmieri, premiato come Miglior Film al Festival del Cinema Italiano di Annecy e L’aria di Gjakova (2015), del regista albanese Gjergj Xhuvanie. Fra i suoi ultimi lavori, See you in Texas (2016) di Vito Palmieri, Premio della Giuria al Festival del Cinema di Shanghai, Più libero di prima (2017) di Adriano Sforzi e Gli asteroidi di Germano Maccioni in concorso a Locarno.